16 Giugno
Il parquet è oggi una delle pavimentazioni più usate negli ambienti domestici, grazie alla sua bellezza e alle insuperabili doti di naturalità del materiale stesso. Inoltre lo sviluppo delle tecnologie di produzione ha portato ad avere prodotti molto resistenti ed estremamente longevi ed ha anche svuotato di senso il luogo comune che descrive il parquet come estremamente delicato e di difficile manutenzione.
La bellezza e la particolarità del parquet rispetto ad altre pavimentazioni è dovuta al fatto che il legno è un materiale vivo, nel senso che reagisce alle condizioni ambientali in cui si trova, in particolare ai fattori di temperatura e umidità. Da questo punto di vista l’ambiente ideale dovrebbe avere una temperatura compresa fra i 16 °C e i 22 °C (comunque mai inferiore ai 10 °C o superiore ai 30 °C) e un’umidità relativa fra il 45% e il 60%. Nelle nostre abitazioni questi valori sono quasi sempre rispettati, può comunque risultare utile, durante la stagione invernale in cui il riscaldamento può seccare notevolmente l’aria, l’uso di semplici vaschette umidificatrici da appendere ai caloriferi, per evitare eventuali fenomeni di ritiro del legno.
Inoltre il legno reagisce all’aria e alla luce diretta, tramite la naturale ossidazioneche avviene col tempo, particolarmente sensibile nei primi periodi dopo la posa iniziale. Ciò può provocare cambiamenti di colore e scurimenti, a seconda delle essenze, anche con effetti piacevoli e di valorizzazione delle stesse tonalità del legno. Un utile suggerimento è quello di aerare sempre i locali e di evitare esposizioni dirette alla luce troppo forti in prossimità delle finestre, utilizzando delle tende, e allo stesso tempo di lasciare respirare uniformemente le superfici, spostando di tanto in tanto eventuali tappeti, specie nella prima fase a seguito della posa.
Col passare del tempo e con il naturale uso potranno verificarsi alcuni piccoli “incidenti domestici” che potrebbero segnare in qualche maniera il parquet. Fra i più comuni la formazione di macchie, dovute all’assorbimento di liquidi e altre sostanze, di abrasioni, dovute al calpestio e all’usura, o di eventuali rigonfiamenti, dovuti a perdite di acqua. Quest’ultimo caso è quello che può provocare i problemi più seri ed è sempre consigliato quindi in caso di acqua sul pavimento di asciugare il più tempestivamente possibile ed eventualmente di applicare prodotti che aumentino l’idrorepellenza dello strato di vernice superficiale. Tali prodotti possono anche prevenire la formazione di macchie, generalmente dovute a fenomeni di assorbimento di sostanze liquide da parte del legno.
Per evitare abrasioni e rigature è senz’altro utile la presenza di uno zerbino fuori della porta di ingresso, così come applicare feltrini sotto gli arredi e posizionaretappeti nelle zone di maggiore passaggio e di forte usura, quali ad esempio postazioni studio con sedie a rotelle. Ricordiamoci però che i segni del tempo su un bel pavimento in legno non sono per forza antiestetici e anzi possono donare un aspetto vissuto che ne caratterizzi ancora di più la piacevolezza.
Ma vediamo ora quelli che possono essere definiti come trattamenti di pulizia e manutenzione ordinaria e straordinaria, a seconda della loro frequenza. I trattamenti possono essere distinti anche in base al tipo di finitura del parquet, che può essere a vernice, a cera o a olio. Quelli legati alla pulizia ordinaria sono comuni a tutte e tre le tipologie, quelli di pulizia e manutenzione straordinaria invece si differenziano per tipo di finitura. Di seguito uno schema che ne illustra le caratteristiche.
Manutenzione ordinaria
Manutenzione straordinaria – Trattamenti protettivi differenziati per tipo di finitura
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